Forza Igor Tudor, Forza Lazio
Una conferenza stampa alla vigilia di una partita: un tecnico che risponde alle curiosità dei cronisti e che prova a spiegare alcuni dettagli tattici (pur rimanendo abbottonato sulle possibili scelte). Verrebbe da dire: "Bentornata normalità in casa Lazio". Tudor è sembrato carico, ha lanciato la sfida alla Juventus ("Una società che mi ha fatto crescere") ed ha toccato tanti temi. Dalla necessità di rilanciare Immobile ("ci punto in questi due mesi"), alla voglia di inculcare il suo credo fatto di grinta, voglia, attenzione e passione. "Voglio una squadra coraggiosa, tosta e cattiva".
Tra i passaggi più significativi, quello su Kamada: "Un giocatore completo: che ha corsa e qualità di gioco. Se devo essere sincero credo che sia più adatto alla mia idea di calcio che a quella precedente. Non è pulitissimo, ma ha altre doti, che a me piacciono tanto".
Se Tudor riuscirà a rilanciare il giapponese e a ridare nuovo entusiasmo all'ambiente, avrà già fatto un grande passo avanti. Ora la palla passa ai giocatori: "Adesso è tutto bello, c'è un tecnico nuovo e tutti hanno voglia di mettersi in mostra. Li ho visti bene, ma adesso era facile, quando ti trovi davanti ad un nuovo allenatore hai voglia di fare bene e di metterti in evidenza. Bisogna vedere nel periodo più lungo: con le battaglie, con le difficoltà. Sarà il tempo ad essere galantuomo".
La squadra è chiamata al riscatto: per dare un senso a questo finale di stagione (ci sono ancora diversi obiettivi in ballo) e per iniziare a ragionare sul futuro. Forza Tudor... Forza Lazio... che sia un nuovo inizio.